“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Albertini: ritardi sui fondi a rischio la 4

“Palazzo Marino si muova, o ci rimetterà non solo i soldi ma soprattutto la nuova linea 4 del metrò”: la sintesi è questa e la firma è di Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano poi eurodeputato e ora ricandidato col Pdl a Strasburgo. “Nessuna polemica con la giunta Moratti che mi è succeduta”, puntualizza, “ma è vero che sono preoccupato: e vorrei solo sollecitare il sindaco e l’amministrazione attuali a intervenire prima che sia troppo tardi”. Il rischio infatti, spiega Albertini, è che Milano possa addirittura vedersi costretta a “restituire” allo Stato 240 milioni di euro — già stanziati da tre anni — per la colpa di non averli usati. Albertini riassume: “A inizio 2006, per la linea 4, era stata varata una società mista in cui il Comune avrebbe dovuto mettere 350 milioni e i privati 200. Lo Stato intervenne appunto con 240, autorizzati dal Cipe in marzo e stanziati in giugno. Il bando per i privati era praticamente fatto. Metà dei 350 milioni di competenza comunale li avevo già recuperati dai dividendi straordinari Sea. Poi ho passato la mano”.

Ebbene? “Beh, mi risulta che da allora è tutto fermo. E siccome sono passati tre anni temo che il governo voglia ora revocare i 240 milioni già stanziati”. Quindi? “Spero che non tutto sia perduto.

Ma se Milano non si muove lo sarà. E una linea di metropolitana in meno, non solo per l’Expo ma per la città, sarebbe davvero un danno imperdonabile”.

Paolo Foschini (Corriere della Sera Milano 06-05-09)

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Albertini: ritardi sui fondi a rischio la 4

“Palazzo Marino si muova, o ci rimetterà non solo i soldi ma soprattutto la nuova linea 4 del metrò”: la sintesi è questa e la firma è di Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano poi eurodeputato e ora ricandidato col Pdl a Strasburgo. “Nessuna polemica con la giunta Moratti che mi è succeduta”, puntualizza, “ma è vero che sono preoccupato: e vorrei solo sollecitare il sindaco e l’amministrazione attuali a intervenire prima che sia troppo tardi”. Il rischio infatti, spiega Albertini, è che Milano possa addirittura vedersi costretta a “restituire” allo Stato 240 milioni di euro — già stanziati da tre anni — per la colpa di non averli usati. Albertini riassume: “A inizio 2006, per la linea 4, era stata varata una società mista in cui il Comune avrebbe dovuto mettere 350 milioni e i privati 200. Lo Stato intervenne appunto con 240, autorizzati dal Cipe in marzo e stanziati in giugno. Il bando per i privati era praticamente fatto. Metà dei 350 milioni di competenza comunale li avevo già recuperati dai dividendi straordinari Sea. Poi ho passato la mano”.

Ebbene? “Beh, mi risulta che da allora è tutto fermo. E siccome sono passati tre anni temo che il governo voglia ora revocare i 240 milioni già stanziati”. Quindi? “Spero che non tutto sia perduto.

Ma se Milano non si muove lo sarà. E una linea di metropolitana in meno, non solo per l’Expo ma per la città, sarebbe davvero un danno imperdonabile”.

Paolo Foschini (Corriere della Sera Milano 06-05-09)