“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Biografia

Gabriele Albertini (Milano 1950), laureato in giurisprudenza, industriale metalmeccanico, è dal 1974 alla guida dell’azienda di famiglia con il fratello Carlo Alberto. Ha ricoperto numerose cariche in Confindustria e Assolombarda ed è stato presidente della Piccola Industria e di Federmeccanica (Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana). Sindaco di Milano per due mandati, dal 1997 al 2006, è stato eletto al Parlamento Europeo nel 2004. È stato membro di diverse commissioni europee, tra cui quella per i Trasporti e il Turismo, di cui è stato vicepresidente, quella per l’Industria, la ricerca e l’energia. È stato inoltre vicepresidente della delegazione del Parlamento Europeo per le relazioni con la Nato. Rieletto per la seconda volta eurodeputato nel giugno 2009, è stato Presidente della Commissione Affari Esteri al Parlamento Europeo, organo cui spetta l’indirizzo di politica estera dell’Europa nelle relazioni e con tutti gli Stati a livello mondiale. Senatore della repubblica dal marzo del 2013, inizialmente membro della Commissione Difesa e Affari Costituzionali, attualmente in Commissione Giustizia, Presidente della Sottocommissione Pareri.

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)