“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

FI, insediato “Tavolo Milano”, Moratti è la Coordinatrice (Milano Post – 1 Marzo 2025)

Milano Post

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FI, insediato “Tavolo Milano”, Moratti è la Coordinatrice

Si è svolta ieri la prima riunione del Tavolo Milano di Forza Italia, istituito con l’obiettivo di elaborare proposte per la città in vista delle elezioni amministrative del 2027, per essere pronti a questa nuova grande sfida.

Ne fanno parte Letizia Moratti, eurodeputata e presidente della Consulta di Forza Italia, che coordinerà i lavori, Massimiliano Salini, vicepresidente del Ppe; il segretario regionale di Forza Italia Alessandro SorteCristina Rossello, segretaria di Milano grande città; Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato; Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario di Stato alla Difesa; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini; il deputato azzurro Luca Squeri. E ancora l’assessore regionale azzurro Gianluca Comazzi e il presidente della commissione Pnrr Giulio Galliera. I consiglieri comunali di Milano Luca BernardoDeborah Giovanati e Alessandro de Chirico; l’ex assessore regionale Serafino Generoso. Il candidato di Forza Italia alle elezioni europee Marco Reguzzoni e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini.

La presenza di due ex sindaci del capoluogo lombardo è significativa: Moratti e Albertini, con la loro esperienza di amministratori e la conoscenza della città rappresentano sicuramente un valore aggiunto. Forza Italia vuole essere assoluta protagonista della partita per Milano: è una città prevalentemente moderata e ha bisogno di toni moderati e proposte innovative e pragmatiche. Il nostro partito può quindi intercettare anche quella parte di elettorato moderato, che non vuole più votare centrosinistra ed essere determinante per la vittoria del centrodestra”. Lo comunica Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia.

Ex sindaco Albertini rende omaggio al ‘predecessore’ Pillitteri (ANSA – 9 Dicembre 2024)

(ANSA) – MILANO, 09 DIC – Paolo Pillitteri era “un uomo, sensibile, amabile e di grande umanità, che ci dispiace non sia più con noi. Era un amico, un predecessore”. Così l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, ha ricordato Paolo Pillitteri, sindaco della città dal 1986 al 1992, a margine della camera ardente allestita a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano.

È stata “una persona che ha dato molto a Milano, ma soprattutto l’ha rigenerata sul piano culturale – ha aggiunto -, erano momenti particolari che ha saputo vivere e amplificare, dando un suo connotato di inventiva e creatività”. (ANSA).

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

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