“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Il Rapporto Goldstone – Il conflitto nella Striscia di Gaza

Cari lettori,
Mercoledì 24 febbraio, al Parlamento europeo, abbiamo discusso il Rapporto Goldstone ovvero il controverso Dossier, reso pubblico il 15 settembre 2009 e contenente il resoconto dell’inchiesta conoscitiva, commissionata dal Consiglio delle Nazioni unite per i Diritti Umani. Il Rapporto Goldstone contiene la descrizione approfondita e circostanziata delle presunte violazioni del diritto internazionale avvenute soprattutto, ma non solatanto, nella striscia di Gaza, nel periodo luglio 2008 – agosto 2009.
Nel novembre del 2009, inoltre, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato a favore della mozione dei paesi arabi – che sollecitava lo stato di Israele e il movimento di Hamas a condurre indagini credibili e indipendenti – per far luce sulle accuse di crimini di guerra commessi durante il conflitto della Striscia di Gaza (dicembre 2008-gennaio 2009). Le conclusioni del Rapporto Goldstone affermano dunque che Israele abbia commesso azioni che possono essere definite ‘crimini di guerra’, lanciando razzi sulle città del Sud di Israele. In particolare le forze armate israeliane vengono accusate di aver deliberatamente provocato la morte di numerosi civili durante le operazioni di guerriglia urbana.
Si tratta di un’accusa molto seria, che sembra ignorare alcuni innegabili fatti (…) Primo tra tutti che l’esercito israeliano abbia introdotto segnali di avvertimento per i civili di Gaza, un atteggiamento che nessun altro aveva messo in pratica prima d’ora. Chi utilizza tutte queste precauzioni non può in alcun modo essere accusato di mirare deliberatamente ai civili.

Vi propongo di seguito l’ intevento che – in qualità di Presidente della Commissione Affari Esteri – ho avuto modo di esprimere dinnanzi all’ intero Parlamento e che riassume il pensiero e la posizione assunta dalla Commissione in merito a tali circostanze.

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Il Rapporto Goldstone – Il conflitto nella Striscia di Gaza

Cari lettori,
Mercoledì 24 febbraio, al Parlamento europeo, abbiamo discusso il Rapporto Goldstone ovvero il controverso Dossier, reso pubblico il 15 settembre 2009 e contenente il resoconto dell’inchiesta conoscitiva, commissionata dal Consiglio delle Nazioni unite per i Diritti Umani. Il Rapporto Goldstone contiene la descrizione approfondita e circostanziata delle presunte violazioni del diritto internazionale avvenute soprattutto, ma non solatanto, nella striscia di Gaza, nel periodo luglio 2008 – agosto 2009.
Nel novembre del 2009, inoltre, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato a favore della mozione dei paesi arabi – che sollecitava lo stato di Israele e il movimento di Hamas a condurre indagini credibili e indipendenti – per far luce sulle accuse di crimini di guerra commessi durante il conflitto della Striscia di Gaza (dicembre 2008-gennaio 2009). Le conclusioni del Rapporto Goldstone affermano dunque che Israele abbia commesso azioni che possono essere definite ‘crimini di guerra’, lanciando razzi sulle città del Sud di Israele. In particolare le forze armate israeliane vengono accusate di aver deliberatamente provocato la morte di numerosi civili durante le operazioni di guerriglia urbana.
Si tratta di un’accusa molto seria, che sembra ignorare alcuni innegabili fatti (…) Primo tra tutti che l’esercito israeliano abbia introdotto segnali di avvertimento per i civili di Gaza, un atteggiamento che nessun altro aveva messo in pratica prima d’ora. Chi utilizza tutte queste precauzioni non può in alcun modo essere accusato di mirare deliberatamente ai civili.

Vi propongo di seguito l’ intevento che – in qualità di Presidente della Commissione Affari Esteri – ho avuto modo di esprimere dinnanzi all’ intero Parlamento e che riassume il pensiero e la posizione assunta dalla Commissione in merito a tali circostanze.