“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Il federalismo scolastico nasce in Lombardia

È nato il federalismo scolastico. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e il governatore della Lombardia Roberto Formigoni hanno firmato un accordo con il quale si sancisce la parificazione tra corsi di formazione professionale regionali e statali. Una firma decisiva per uscire dallo stallo in cui ci si trovava da due anni, a seguito del ricorso del precedente Governo contro la riforma proposta dalla Lombardia nel 2007.

Il progetto è strutturato in varie tappe. Già dal settembre 2009 la Regione rilascerà il diploma tecnico. Dal 2010-2011, dopo il quadriennio «regionale» (valido per assolvere l’obbligo scolastico), gli studenti potranno frequentare un ultimo anno di studi superiori, sostenere l’esame di maturità e ottenere, quindi, la possibilità di proseguire gli studi all’università .

La scuola fa così un passo in avanti verso una fase più moderna, più vicina alle esigenze del mondo del lavoro del territorio. Personalmente sono convinto che tutta la formazione debba essere affidata alle Regioni fino alla maturità . Il federalismo scolastico consentirebbe di scegliere meglio il corpo docente e di legare di più l’istruzione alla cultura e all’economia locali, così da preparare i giovani ad operare adeguatamente nel territorio.

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Il federalismo scolastico nasce in Lombardia

È nato il federalismo scolastico. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e il governatore della Lombardia Roberto Formigoni hanno firmato un accordo con il quale si sancisce la parificazione tra corsi di formazione professionale regionali e statali. Una firma decisiva per uscire dallo stallo in cui ci si trovava da due anni, a seguito del ricorso del precedente Governo contro la riforma proposta dalla Lombardia nel 2007.

Il progetto è strutturato in varie tappe. Già dal settembre 2009 la Regione rilascerà il diploma tecnico. Dal 2010-2011, dopo il quadriennio «regionale» (valido per assolvere l’obbligo scolastico), gli studenti potranno frequentare un ultimo anno di studi superiori, sostenere l’esame di maturità e ottenere, quindi, la possibilità di proseguire gli studi all’università .

La scuola fa così un passo in avanti verso una fase più moderna, più vicina alle esigenze del mondo del lavoro del territorio. Personalmente sono convinto che tutta la formazione debba essere affidata alle Regioni fino alla maturità . Il federalismo scolastico consentirebbe di scegliere meglio il corpo docente e di legare di più l’istruzione alla cultura e all’economia locali, così da preparare i giovani ad operare adeguatamente nel territorio.

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