“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Gabriele Albertini: “Ho vinto i miei processi senza immunità parlamentare” (L’Espresso – 19 aprile 2025)

L’ex sindaco di Milano scrive a L’Espresso per chiarire il suo caso: “Sono stato assolto con formula piena”

Con riferimento all’articolo “Se l’immunità è sinonimo d’impunità” (“L’Espresso” del 14 febbraio 2025), preciso che di “assurdo”, nella vicenda che mi riguarda, c’è stato esclusivamente l’inutile e ingiustificabile processo a mio carico. Sono stato imputato di “calunnia aggravata”, per aver segnalato, con un formale ricorso, mentre ero Deputato al Parlamento europeo, ai titolari dell’azione disciplinare (Ministro della Giustizia e Procuratore Generale presso la Cassazione) ed al Vicepresidente del Csm le condotte di un magistrato allora in servizio (ora ex), Alfredo Robledo, che ritenevo allora e ritengo tuttora molto gravi. Ho partecipato a ben 17 udienze, per quasi 2 anni, per essere poi assolto con formula piena il 3 febbraio 2017.

Il Tribunale di Brescia, dopo aver acquisito la delibera del Senato, ha stabilito nella sentenza che «l’accertamento della non colpevolezza dell’imputato deve e può prevalere sulla riconosciuta insindacabilità ex art. 68 della Costituzione».

La pronuncia della Corte Costituzionale del 2021, citata nell’articolo, riguarda la successiva richiesta di risarcimento civile. Anche in questo caso, la Corte d’Appello di Brescia, con sentenza del 27 aprile 2022, poi passata in giudicato, mi ha assolto da ogni addebito e ha condannato l’ex magistrato, come parte soccombente, al pagamento delle spese processuali.

Gabriele Albertini, Milano

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Gabriele Albertini: “Ho vinto i miei processi senza immunità parlamentare” (L’Espresso – 19 aprile 2025)

L’ex sindaco di Milano scrive a L’Espresso per chiarire il suo caso: “Sono stato assolto con formula piena”

Con riferimento all’articolo “Se l’immunità è sinonimo d’impunità” (“L’Espresso” del 14 febbraio 2025), preciso che di “assurdo”, nella vicenda che mi riguarda, c’è stato esclusivamente l’inutile e ingiustificabile processo a mio carico. Sono stato imputato di “calunnia aggravata”, per aver segnalato, con un formale ricorso, mentre ero Deputato al Parlamento europeo, ai titolari dell’azione disciplinare (Ministro della Giustizia e Procuratore Generale presso la Cassazione) ed al Vicepresidente del Csm le condotte di un magistrato allora in servizio (ora ex), Alfredo Robledo, che ritenevo allora e ritengo tuttora molto gravi. Ho partecipato a ben 17 udienze, per quasi 2 anni, per essere poi assolto con formula piena il 3 febbraio 2017.

Il Tribunale di Brescia, dopo aver acquisito la delibera del Senato, ha stabilito nella sentenza che «l’accertamento della non colpevolezza dell’imputato deve e può prevalere sulla riconosciuta insindacabilità ex art. 68 della Costituzione».

La pronuncia della Corte Costituzionale del 2021, citata nell’articolo, riguarda la successiva richiesta di risarcimento civile. Anche in questo caso, la Corte d’Appello di Brescia, con sentenza del 27 aprile 2022, poi passata in giudicato, mi ha assolto da ogni addebito e ha condannato l’ex magistrato, come parte soccombente, al pagamento delle spese processuali.

Gabriele Albertini, Milano

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