“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Milano, centrodestra al lavoro per le elezioni. L’identikit di Forza Italia per il candidato sindaco: manager, civico, centrista (CORRIERE DELLA SERA MILANO – 12 maggio 2025)

Milano, centrodestra al lavoro per le elezioni. L’identikit di Forza Italia per il candidato sindaco: manager, civico, centrista.

di Chiara Evangelista

L’obiettivo degli azzurri per le future amministrative è seguire il modello Albertini e Moratti. «Vincere con nomi politici è più difficile». Aperta la campagna elettorale con l’evento «Milano torna al centro della scena»

Milano, gli ex sindaci incoronati «ambasciatori» della città nel mondo: «Noi sempre in servizio». Albertini: Sala troppo politico

Letizia Moratti e Gabriele Albertini, ex sindaci di Milano

Un candidato civico e una coalizione più ampia. È la ricetta vincente per le comunali 2027 prescritta da Forza Italia. Ieri gli azzurri hanno aperto la loro campagna elettorale con l’evento «Milano torna al centro della scena», a Palazzo Castiglioni, tracciando l’identikit del candidato perfetto e ridisegnando i perimetri della coalizione: per vincere la partita si gioca al centro.

Un civico, qualcuno «che interpreti una sana milanesità, un candidato che sia un manager in grado di gestire questa città e di farla ripartire», spiega il coordinatore regionale Alessandro Sorte, guardando nella palla di vetro: per il futuro di Milano serve un profilo simile agli ex sindaci Letizia Moratti e Gabriele Albertini, visto che entrambi escludono una nuova corsa a Palazzo Marino. «Io non mi rimetterò in gioco», puntualizza Moratti, ora impegnata in Europa. Pieno appoggio però alla posizione degli azzurri. «Serve un civico che sappia interpretare le caratteristiche di una città che è in movimento». «Occorrono persone — aggiunge Albertini — che interpretano il ruolo di governo come servizio e non per servirsene». Un civico, dunque. Posizione opposta a quella di Fratelli d’Italia che ha indicato Maurizio Lupi, il presidente di Noi Moderati, come possibile candidato.

«Ora — precisa Albertini — credo che serva una persona proveniente da altre esperienze». «Se politicizziamo il voto avremo più difficoltà a vincere», sottolinea Sorte, mettendo in evidenza che da ormai vent’anni «il centrosinistra è in vantaggio rispetto al centrodestra». Per questo scegliere un politico potrebbe portare alla sconfitta. «Le decisioni però — precisa Moratti — si prenderanno insieme con la coalizione».

Ed ecco il vero nocciolo della questione: le alleanze. La partita per vincere si giocherà al centro, cercando di mettere insieme i voti di liberali, riformisti e progressisti, delusi dal centrosinistra. «Dobbiamo allargare i perimetri — aggiunge Sorte —. Non è un caso che è qui chi non fa parte del centrodestra». Il riferimento è a Giulia Pastorella, vicepresidente di Azione.
Il leader Carlo Calenda nei giorni scorsi ha rivelato che per le Comunali ci potrebbe essere un suo candidato, andando così a spaccare il centrosinistra. In questo caso sarebbe da capire il posizionamento del partito. Con il centrosinistra? «Sono i nostri interlocutori naturali — spiega Pastorella —, ma in Consiglio comunale spesso abbiamo preso le distanze da alcune posizioni della giunta». E se il centrosinistra sostenesse la candidatura del capogruppo dem al pirellone Pierfrancesco Majorino? «Rimangono le perplessità che ci sono state alle scorse regionali», dove Azione non l’ha sostenuto. Quindi, con il centrodestra, con Lega e Fratelli d’Italia? Complicato. «È per questo che il nostro obiettivo è rafforzare il terzo polo», spiega Pastorella, con la consapevolezza che «il centro è quello che farà vincere l’uno o l’altro schieramento». E il candidato? «Un civico con forte impronta manageriale».

Forza Italia indica la linea al centrodestra, ” Milano un civico” (ANSA – 12 maggio 2025)

Forza Italia indica la linea al centrodestra, ‘a Milano un civico’

Il segretario regionale di FI, Alessandro Sorte - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il segretario regionale di FI, Alessandro Sorte

Sorte: ‘Se politicizziamo il voto abbiamo più difficoltà’

AMilano alle elezioni comunali del 2027 deve correre un candidato civico, come lo sono stati Gabriele Albertini e Letizia Moratti, gli ultimi esponenti del centrodestra a governare la città.

Forza Italia indica la linea alla sua coalizione per le prossime amministrative e per tornare a vincere dopo 15 anni punta a convincere gli alleati su questo aspetto.

La verità sull’ energia solare: ne vale la pena solo se il tuo tetto…Settore energetico

 L’appuntamento dei congressi municipali è l’occasione per rimarcare che “fare il nome di Lupi è legittimo ma che se politicizziamo il voto a Milano abbiamo più difficoltà – spiega il coordinatore regionale e deputato Alessandro Sorte -. Noi siamo convinti di riuscire a convincere gli alleati su questo. Forza Italia sarà determinante e sarà la forza che più di tutti darà le carte alle prossime elezioni a Milano, anche perché siamo convinti di essere i più idonei per ragionare sull’assetto della città, che è moderata”.

Paolo Berlusconi, che ha portato un saluto alla kermesse del partito auspica che “si possa esprimere un bel nome per Milano quando sarà il momento”, perché oggi la città “ha bisogno di un sindaco inclusivo”. Nel 2021 il candidato del centrodestra Luca Bernardo non era riuscito nemmeno ad andare al ballottaggio con Giuseppe Sala che aveva vinto di misura al primo turno. Parla invece della necessità di un “candidato forte” Licia Ronzulli, senatrice e vice presidente del Senato, che ricorda quanto il lavoro di sindaci come Moratti e Albertini abbia saputo “tirare fuori il meglio della nostra città”. Proprio i due ex sindaci sono stati tra i protagonisti dell’appuntamento per rimarcare entrambi quanto la scelta di un candidato civico sia la più forte, tutti e due però non sono disponibili a candidarsi.

In vista del prossimo appuntamento elettorale, Forza Italia lancia un “laboratorio politico” con cui rimarca anche la necessità di un dialogo con il centro dei riformisti, liberali e anche con i progressisti che possono essere delusi “da un Pd troppo a sinistra” come quello guidato da Elly Schlein. E infatti ospite dell’evento è stata la vicepresidente di Azione Giulia Pastorella, che a Milano sostiene la giunta di Giuseppe Sala. “Dialoghiamo con chi ha la nostra visione di Milano”, sottolinea, senza dare per scontato che Azione sarà per forza nell’alleanza di centrosinistra alle prossime comunali perché “non siamo schierati per forza in un blocco o in un altro”.

“Noi dobbiamo mettere insieme liberali, riformisti e progressisti di questa città – è l’appello di Alessandro Sorte dal palco dei congressi cittadini -, perché se vogliamo vincere a Milano dobbiamo andare oltre il nostro perimetro”.

Il partito insomma punta a dare le carte nel centrodestra per le prossime elezioni comunali a Milano, mentre a livello nazionale l’obiettivo è raggiungere il 20%. “Una sfida non impossibile – ha rimarcato il vicesegretario nazionale del partito Stefano Benigni -. Dobbiamo puntare sul rafforzamento del nostro partito nei territori”.

FI, insediato “Tavolo Milano”, Moratti è la Coordinatrice (Milano Post – 1 Marzo 2025)

Milano Post

Quotidiano di informazione e cultura

FI, insediato “Tavolo Milano”, Moratti è la Coordinatrice

Si è svolta ieri la prima riunione del Tavolo Milano di Forza Italia, istituito con l’obiettivo di elaborare proposte per la città in vista delle elezioni amministrative del 2027, per essere pronti a questa nuova grande sfida.

Ne fanno parte Letizia Moratti, eurodeputata e presidente della Consulta di Forza Italia, che coordinerà i lavori, Massimiliano Salini, vicepresidente del Ppe; il segretario regionale di Forza Italia Alessandro SorteCristina Rossello, segretaria di Milano grande città; Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato; Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario di Stato alla Difesa; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini; il deputato azzurro Luca Squeri. E ancora l’assessore regionale azzurro Gianluca Comazzi e il presidente della commissione Pnrr Giulio Galliera. I consiglieri comunali di Milano Luca BernardoDeborah Giovanati e Alessandro de Chirico; l’ex assessore regionale Serafino Generoso. Il candidato di Forza Italia alle elezioni europee Marco Reguzzoni e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini.

La presenza di due ex sindaci del capoluogo lombardo è significativa: Moratti e Albertini, con la loro esperienza di amministratori e la conoscenza della città rappresentano sicuramente un valore aggiunto. Forza Italia vuole essere assoluta protagonista della partita per Milano: è una città prevalentemente moderata e ha bisogno di toni moderati e proposte innovative e pragmatiche. Il nostro partito può quindi intercettare anche quella parte di elettorato moderato, che non vuole più votare centrosinistra ed essere determinante per la vittoria del centrodestra”. Lo comunica Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia.

Archivi
Search
home_vertical

“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Categorie