“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

Manifestazione del 3 Marzo (agenziastampaitalia – 3 Marzo 2023)

LA VOCE UMANA HA UN SUONO DIVERSO DA QUALSIASI ALTRO SUONO

ANCHE IN IRAN, PUO’ ESSERE UDITA AL DI SOPRA DEGLI SPARI DEI PASDARAN AL DI SOPRA DEL FRASTUONO DEGLI SCONTRI TRA GLI EROI DELLA LIBERTA’ E GLI SGHERRI DEL TIRANNO!

LA VOCE UMANA, ANCHE QUANDO NON GRIDA ED E’ SOLO UN SOSPIRO, UN LIEVE BISBIGLIO, ANCHE QUANDO E’ SOLTANTO UN GEMITO, PUO’’ ESSERE ASCOLTATA, AL DI SOPRA DEL CLANGORE DEGLI ESERCITI!

QUANDO DICE LA VERITA’ E VUOLE GIUSTIZIA!

QUESTA VOCE: “DONNE, VITA, LIBERTA’!” E’ GIUNTA FINO A NOI!

L’ ASCOLTIAMO QUI, OGGI, RIECHEGGIARE POTENTE!

LA GRIDIAMO CON FORZA ED INTENSITA’’, CON TUTTA LA CONVINZIONE DI CUI SIAMO CAPACI!

ANCHE NOI ABBIAMO UN CREDO RELIGIOSO!

CREDIAMO NEL DIO DI ISACCO, DI ABRAMO, DI GIACOBBE!

NEL DIO DI GESU’ CRISTO!

FORSE, QUALCUNO DI NOI, PERFINO, NEL DIO DI MAOMETTO! COME KOMEINI!

FORSE, DANDO NOMI DIVERSI ALLO STESSO DIO…

MA, CREDIAMO ANCHE IN UNA RELIGIONE LAICA, IN UNA TRINITA’ DI VALORI PER TUTTA L’UMANITA,

IN TRE PAROLE SACRE PER LA NOSTRA CIVILTA’’:

LIBERTE’, EGALITE’ FRATERNITE’!

NOI CREDIAMO NEL DIRITTO ALLA DIFFERENZA: NELLO SCEGLIERE LIBERAMENTE:

IN QUALE DIO CREDERE, COME VIVERE, COME PENSARE!

LORO, GLI AYATOLLAH, I TIRANNI CI OBBLIGANO A SUBIRE UNA GRAVE INGIUSTIZIA:

LA DIFFERENZA DEI DIRITTI!

TRA CREDENTI E NON CREDENTI, TRA UOMO E DONNA, TRA CITTADINI LIBERI E SUDDITI!

PROVIAMO COMPASSIONE PER GLI EROI IRANIANI, BALUARDO DI CIVILTA’!

IMPRIGIONAT! TORTURATI! UCCISI!

SOLO PER UN PENSIERO DIVERSO, PER UNA LIBERA SCELTA SU COME VESTIRSI O SU COSA PARLARE!

SIAMO COMPASSIONEVOLI MA NON SIAMO RASSEGNATI

IN QUEST’ANNO IL POPOLO IRANIANO E’ STATO MESSO ALLA PROVA

LA DOMANDA ERA TANTO SEMPLICE QUANTO PROFONDA: COME AVREBBE REAGITO?

AVREBBE SUBITO? SI SAREBBE ARRESO? O SI SAREBBE OPPOSTO, PIU’ FORTE, AL SOPRUSO DEL POTERE?

 

ABBIAMO GIA’ VISTO ED ASCOLTATO LA RISPOSTA! DIVERSE VOLTE! OGNI GIORNO!

E’ STATO PIU’ FORTE E PIU UNITO!

HA DIFESO LE  DONNE,  LA VITA,  LA LIBERTA’!

BISOGNA ESSERE ONESTI E CHIARI:

LA DIFESA DELLA LIBERTA’ NON E’ OPERA CHE DURA UN GIORNO O UN ANNO ED E’ SEMPRE DIFFICILE CONTRASTARE IL SOPRUSO DEL TIRANNO!

LA BATTAGLIA DEGLI IRANIANI CONTINUA AD ESSERE DURA

MA L’OCCIDENTE DEL MONDO, NOI CHE CREDIAMO ED AFFERMIAMO, PRATICANDOLO: “IL DIRITTO ALLA DIFFERENZA”,  SIAMO E SAREMO AL LORO FIANCO, COME OGGI, COME SEMPRE!

IL REGIME IRANIANO HA COMMESSO CRIMINI ATROCI, SENZA VEGOGNA, SENZA PENTIMENTO!

STUPRI, VIOLENZE INAUDITE SU CIVILI INERMI! HA PRIVATO DELLA LIBERTA’ E PERFINO UCCISO VITTIME INNOCENTI!

NESSUNO PUO’ DISTOGLIERE GLI OCCHI DA SIMILI ATROCITA’

IL TRIBUNALE DELLA STORIA CONDANNERA’, UN GIORNO, TANTA FEROCIA! NE SIAMO CERTI!

MA, NOI NON STIAMO FERMI NELL’ATTENDERE CHE CIO’ SI COMPIA! AIUTIAMO IL POPOLO IRANIANO A TROVARE IL SUO DESTINO!

DOBBIAMO AIUTARLO A ROVESCIARE IL TIRANNO CHE LO OPPRIME! CON LA STESSA FORZA, LA STESSA DETERMINAZIONE CON CUI L’OCCIDENTE AIUTA IL POPOLO UCRAINO A DIFENDERE IL DIRITTO ALLA VITA, ALLA LIBERTA’, ALL’INTEGRITA’ DEI SUOI CONFINI DALL’AGGRESSIONE DELL’ORSO RUSSO!

IN IRAN, I CONFINI VIOLATI NON SONO QUELLI DEL TERRITORIO DELLA NAZIONE!

QUI, LA FRONTIERA VIOLATA E’ QUELLA DELLA DIGNITA’ DELL’ESSERE UMANO!

E’ STATA AGGREDITA LA POSSIBILITA’ DI VIVERE LIBERI!

IL LORO, IL NOSTRO DIRITTO ALLA DIFFERENZA!

NELLA LIBERTA’ NELLA UGUAGLIANZA, NELLA FRATERNITA’

 

ORA E SEMPRE: “DONNE! VITA! LIBERTA’!”

 

Discorso pronunciato, venerdì 3 marzo, davanti al Consolato Generale Iraniano

 

Notizia battuta da agenziastampaitalia in data 3 Marzo 2023

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

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