“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

"Sono il tuo cicisbeo!" – Gabriele Albertini alla presentazione del Libro di Tiziana Maiolo 'Donne che odiano le donne'

“Sono il tuo cicisbeo!” Con queste parole l’ Eurodeputato Gabriele Albertini si inginocchia ai piedi di Tiziana Maiolo nella Sala Congressi del Mondadori Store di Via Marghera.
Non si tratta di un ‘colpo di testa’ ma di un gesto ironico con cui l’ex Sindaco di Milano, in posa per i fotografi, rievoca un’ immagine colorita del libro “Donne che odiano le donne”, proprio in occasione della sua presentazione insieme all’autrice, Tiziana Maiolo (Lunedì 29 marzo 2010).
In realtà il vero cicisbeo di cui si narra è Paolo Glisenti e la sua dama ‘donna Letizia’ – nonchè l’attuale Sindaco di Milano – perchè Tiziana, già Assessore con il Sindaco Albertini, nel suo testo non ha risparmiato di raccontare, con minuzia di particolari, la vicenda che ha imposto il suo addio a Palazzo Marino. Della serie “Donne che odiano le donne”, ecco servito il primo episodio di una carrellata di racconti di vita vissuta, che si susseguono lungo tutto il testo e che parlano del rapporto nemico tra le donne al potere.
La pubblicazione è snella e vivace, da leggere tutta d’un fiato, una biografia in cui l’autrice racconta la sua esperienza di donna, di professionista e di politica, descrivendo con occhio critico gli ultimi trent’anni di potere femminile in Italia.
Durante la serata di Presentazione, gran parte dell’attenzione è stata dedicata agli episodi meneghini, complice forse la presenza dell’ex Sindaco e una platea composta per lo più dai vecchi ‘compagni di banco’ del Consiglio comunale, fatto sta che proprio come tra compagni di scuola non si è fatta sfuggire l’occasione per qualche battuta sul compagno lacchè o ancor più sulla ‘Professoressa’…

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“Dei tre cavalli che corrono per Palazzo Marino, Albertini sembra il meno interessato alla gara. Mi ricorda Ribot, che a prima vista nessuno avrebbe dato come vincente, non avendo l’aspetto del grande galoppatore di classe; che quando veniva accompagnato al paddock per essere mostrato al pubblico osannante e girava con gli altri cavalli si vedeva chiaramente che era infastidito da tanto clamore e da tanta attenzione. Ribot appariva quasi neghittoso e mostrava una certa insofferenza per questa esibizione. Poi scendeva sulla pista, correva da par suo, vinceva con tre lunghezze di distanza e se ne andava ancora più seccato di prima tra le acclamazioni della folla” Indro Montanelli (maggio 1997)

“Quest’uomo dall’apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di un’ingenuità quasi fanciullesca – ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? – è un duro che si spezza ma non si piega né tanto meno si impiega” Indro Montanelli (aprile 2001)

"Sono il tuo cicisbeo!" – Gabriele Albertini alla presentazione del Libro di Tiziana Maiolo 'Donne che odiano le donne'

“Sono il tuo cicisbeo!” Con queste parole l’ Eurodeputato Gabriele Albertini si inginocchia ai piedi di Tiziana Maiolo nella Sala Congressi del Mondadori Store di Via Marghera.
Non si tratta di un ‘colpo di testa’ ma di un gesto ironico con cui l’ex Sindaco di Milano, in posa per i fotografi, rievoca un’ immagine colorita del libro “Donne che odiano le donne”, proprio in occasione della sua presentazione insieme all’autrice, Tiziana Maiolo (Lunedì 29 marzo 2010).
In realtà il vero cicisbeo di cui si narra è Paolo Glisenti e la sua dama ‘donna Letizia’ – nonchè l’attuale Sindaco di Milano – perchè Tiziana, già Assessore con il Sindaco Albertini, nel suo testo non ha risparmiato di raccontare, con minuzia di particolari, la vicenda che ha imposto il suo addio a Palazzo Marino. Della serie “Donne che odiano le donne”, ecco servito il primo episodio di una carrellata di racconti di vita vissuta, che si susseguono lungo tutto il testo e che parlano del rapporto nemico tra le donne al potere.
La pubblicazione è snella e vivace, da leggere tutta d’un fiato, una biografia in cui l’autrice racconta la sua esperienza di donna, di professionista e di politica, descrivendo con occhio critico gli ultimi trent’anni di potere femminile in Italia.
Durante la serata di Presentazione, gran parte dell’attenzione è stata dedicata agli episodi meneghini, complice forse la presenza dell’ex Sindaco e una platea composta per lo più dai vecchi ‘compagni di banco’ del Consiglio comunale, fatto sta che proprio come tra compagni di scuola non si è fatta sfuggire l’occasione per qualche battuta sul compagno lacchè o ancor più sulla ‘Professoressa’…