Sono oltre cento le villette abusive costruite dai nomadi nelle zone periferiche di Milano. Molte di queste sono sorte all’interno di aree destinate al verde, come il Parco Sud. Eppure dopo la clamorosa scoperta sono ancora in piedi. Il motivo? La procedura burocratica per dare il via alle demolizioni è complessa e lunghissima.
Situazioni di questo tipo si presentano anche in altre città del Nord Italia. Perché non valutare allora l’utilizzo di strumenti giuridico-amministrativi che consentano di aggirare le pastoie burocratiche? Una soluzione per uscire dall’empasse potrebbe essere quella di ricorrere a figure dotate di poteri straordinari, come quelli di cui gode un commissario per le emergenze, che rendano possibile l’abbattimento delle abitazioni abusive.
Post a Comment